V-kun al Mondo s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Eccomi! I numeri di oggi: 3.1.9.4.
Il Cielo di oggi:
Oggi, domenica 12 gennaio 2025, il cosmo vi invita a tirare fuori l’agenda e il casco da astronauta, perché l’energia è alle stelle (letteralmente).
Sole in Capricorno: Immaginatevi un manager super organizzato con il taccuino in mano. È il momento ideale per pianificare il futuro come se foste degli strateghi medievali, ma con Excel.
Luna in Ariete: Ecco la parte esplosiva! Questa Luna è come un caffè doppio al mattino: vi spinge ad agire, a fare, a domare draghi. Ma attenti a non lanciare frecce a caso: l’entusiasmo è buono, l’impulsività... non sempre.
Giorno lunare 14 – Simbolo: Tromba
No, non significa suonare uno strumento (ma se vi va, fatelo). Questo giorno è un inno alle decisioni forti e ai progetti audaci, meglio ancora se a lungo termine. Però, occhio: l’universo vi avverte che potrebbe spuntare un po’ di malinconia. Non preoccupatevi, è solo la colonna sonora drammatica del film che è la vostra vita.
Cosa fare oggi?
• Avviare nuovi progetti (o almeno far finta di farlo).
• Prendere decisioni importanti con il cuore, ma senza dimenticare il cervello.
• Ascoltare musica per stimolare l’anima e non la malinconia.
• Pianificare viaggi epici, anche solo sul divano con Google Maps.
In breve: Oggi il mix Sole-Capricorno e Luna-Ariete è una combo perfetta per riflettere e agire con coraggio (ma non troppo fretta). Pianificate, decidete e sognate in grande... ma senza esagerare, o rischiate di ritornare ad aspettare quella lettera da Hogwarts.
Eureka di oggi: Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni. (Albert Einstein)
Vi invito a meditare oggi sulle domande:
• Se la tua vita fosse un foglio Excel, quale cella riempiresti di unicorni?
• Quando il tuo "manager interiore" e il tuo "domatore di draghi" discutono, chi ha l'ultima parola?
• Se il cielo si aprisse per farti un complimento, cosa speri che dica?
Mi lascio ispirare
12.01.1709 – Piccola era glaciale: un periodo di gelo di due mesi inizia in Francia – La costa atlantica e la Senna congelano, le coltivazioni vanno perdute e almeno 24.000 parigini muoiono.
Proprio come la Francia sotto il ghiaccio, anche l’anima umana può essere avvolta da un freddo glaciale fatto di egoismo, ingratitudine e male. E proprio come quel tempo richiedeva calore per sciogliere la terra e farla rifiorire, così noi abbiamo bisogno del calore di Cristo, che con il suo sangue e il suo amore è come un sole eterno che scioglie il gelo più profondo del cuore umano.
Senza il suo fuoco, rimarremmo congelati nella nostra fragilità, come statue di ghiaccio destinate a sgretolarsi al primo soffio di vento. Ma grazie al suo Spirito, siamo trasformati, riscaldati e rinnovati, come la terra che rifiorisce dopo l’inverno più duro.
Cristo è il fuoco nel camino della nostra anima durante l’era glaciale del mondo. Senza di Lui, saremmo solo neve in attesa di sciogliersi. Con Lui, siamo torrenti di vita pronti a scorrere verso l’eternità.
Il pensiero
Una citazione Zen dice: “Prima dell’illuminazione tagliavo legna e trasportavo acqua, durante l’illuminazione taglio legna e trasporto acqua, dopo l’illuminazione taglierò legna e trasporterò acqua”.
Il pensiero è come una tazza di tè. Prima dell’illuminazione, riempiamo la tazza con gesti automatici, correndo il rischio di rovesciarla. Durante l’illuminazione, impariamo a versare lentamente, ascoltando il suono dell’acqua che scivola. Dopo l’illuminazione, non smettiamo di versare, ma ogni goccia diventa un dono, ogni sorso un incontro con l’eternità.
Viviamo in un mondo che corre come un fiume in piena, ma a volte l’anima ha bisogno della quiete di un mare calmo al tramonto. Rallentare non è fermarsi, è dare al tempo lo spazio di respirare, come una mano che accarezza il vento senza trattenerlo.
Ogni gesto, se compiuto con consapevolezza, diventa sacro: il taglio della legna è un dialogo con la terra, il trasporto dell’acqua un’offerta al cielo. Non è l’azione che cambia, ma la luce che vi posiamo sopra. E in quella luce, anche il più piccolo atto diventa una preghiera silenziosa.
Faccio il primo passo
Immagina la vita come un tribunale celeste, in cui ogni giorno è un processo. Gli errori del passato sono imputazioni lette con solennità da un giudice invisibile, mentre le tue azioni attuali rappresentano la difesa, e la speranza del domani è la giuria.
Il deserto che attraversi è l’aula del tribunale, spoglio ma carico di significato. Ogni passo avanti è un’argomentazione a tuo favore, un appello alla grazia divina. Le montagne che incontri non sono altro che cavilli legali: sembrano insormontabili, ma con una buona arringa (o un pizzico di fede), le puoi ridurre a colline ben argomentate.
E quando finalmente spiani il terreno, preparandoti a incontrare il Giudice supremo, ti rendi conto di una verità ironica: non c'è bisogno di un verdetto. La grazia è già stata emessa, il debito è stato pagato con interessi divini e abbondanza. Il tuo compito non è vincere il caso, ma accettare l’assoluzione con umiltà, senza fare appello... nemmeno per vanità.
La poesia consapevole
Sono nato nudo, dice Dio,
perché tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero,
perché tu possa considerarmi l’unica ricchezza.
Sono nato in una stalla,
perché tu impari a santificare ogni ambiente.
Sono nato debole, dice Dio,
perché tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore,
perché tu non dubiti mai del mio amore.
Sono nato di notte,
perché tu creda che possa illuminare qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato uomo,
perché tu possa essere “dio”.
Sono nato perseguitato,
perché tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato nella semplicità,
perché tu smetta di essere complicato.
Sono nato nella tua vita, dice Dio,
per portare tutti alla casa del Padre.
Mi lascio sorprendere
Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: una giornata all'insegna di piovaschi alternati e schiarite, minima 12°C, massima 18°C!
Immagina la tua vita come un'enorme partita a nascondino cosmico. Dio è quel compagno di gioco che non bara mai, ma conosce tutti i nascondigli e, con infinita pazienza, ti lascia il tempo di uscire da solo. Ogni giorno è un nuovo round, e il "Giordano interiore" è il punto d'incontro: un laghetto tranquillo in cui finalmente smetti di scappare e ti concedi una pausa, magari per una nuotata rigenerante.
E mentre ti immergi, senti quella voce gentile e ironica: "Finalmente ti trovo! Ma non ero io che ti cercavo; eri tu che cercavi te stesso." È la voce che ti ricorda che non sei solo una pedina del gioco, ma anche il suo protagonista. Ogni valle colmata e monte abbassato è come scoprire che i tuoi ostacoli esistono solo per essere superati… o almeno aggirati con un po' di ingegno.
E alla fine, il cielo si apre. Non per rivelarti una verità drammatica o un giudizio severo, ma per sussurrarti una certezza: sei già vincitore, e il premio è l'abbraccio del Tutto. Ironico, no? In questo gioco, la vera vittoria è accettare di lasciarti trovare.
Un'impovvizzazione festiva:
- Che piani hai?
- Non ne ho.
Bevo un buon caffè
e vivo il Natale.
Sto cambiando lentamente le tenebre
Alla luce,
E il ghiaccio freddo -
Al fuoco caldo.
- Dimmi, come vivi senza piani?
- Così, vivo in modo semplice
E spensierato,
Dedico tutta me stessa
Al mio ritmo e alla sinfonia.
- Che cosa vuoi fare domani?
- Non lo so. Una domanda inaspettata...
Sto creando nel mio cuore
Gli schizzi di Febbraio,
Con la montatura
Dei sorrisi e delle mandorle.
- Sei strana.
- Forse...ma vabbè.
- Beh, per essere onesto,
Mi piaci molto.
Ci sono persone,
che scacciano via la tristezza,
E quelle,
Che spezzano il cuore
Privandolo di una sorgente
- Hai un piano tu?
-L'ho avuto, un piano.
Te racconto un segreto.
In questo piccolo bar
Sto scrivendo un romanzo.
- Di cosa si tratta?
- Dell'incontro di leo e leonessa.
L'inverno cantava fuori
e sbocciavano i tulipani.
Note di felicità
si diffondevano nell'aria.
- Viviamo e basta,
Senza alcun piano,
Beviamo insieme un buon caffè,
Dopo l'inverno arriva la primavera...
Sempre..
Cuori coraggiosi, anche oggi, non temere:
Non temetelo (il re di Babilonia) – oracolo del Signore – perché io sarò con voi per liberarvi dalla sua mano. (Geremia 42,11b).
Vi ringrazio dell'ascolto!
Buona Vita!
VVB!