Mamma al figlio s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Eccomi!

Il 26 gennaio 2025 si preannuncia un giorno ideale per equilibrare introspezione e azione. Con la Luna in Capricorno che porta disciplina, Venere nei Pesci che addolcisce le relazioni, e i pianeti retrogradi che spingono alla riflessione, tutto sembra un richiamo cosmico al “fermati e pensa”. Il numero 9 completa il quadro come un mantra finale: abbandona il superfluo e riorganizza il tuo regno interiore. Nostradamus avrebbe forse previsto: “Sotto una luna crescente, gli audaci rifletteranno, i saggi pianificheranno, e l’amore danzerà nei cuori.”
Eureka di oggi: "Non si può fare un grande passo senza aver compiuto prima il primo." – J.R.R. Tolkien
Latino in uso
Per aspera ad astra.
Attraverso le difficoltà verso le stelle.
Questa frase incarna l'idea che, nonostante le difficoltà e le sfide, il cammino porta a risultati elevati e significativi. È una riflessione perfetta per un giorno come oggi, che invita sia all'azione che alla riflessione, con l'energia della Luna Crescente e l'influenza della numerologia.
Oggi vi invito a riflettere sulle domande:
• Se la felicità fosse un piatto, quale ingrediente siciliano non potrebbe mancare?
• Oggi, con la Luna in Capricorno, sei più un esploratore del cosmo o un meditativo camminatore nel giardino della tua mente?
• Se dovessi fare un passo verso una nuova avventura, che parte di te lasceresti indietro e quale riscopriresti?
Mi lascio ispirare
26.01. 1950: l'inizio della Repubblica dell'India. Dopo aver ottenuto l'indipendenza dal dominio britannico nel 1947, l'India compì un altro passo fondamentale nel suo percorso verso la piena sovranità, stabilendo un sistema repubblicano con un governo eletto e un capo di stato scelto dal popolo. Il 26 gennaio è anche celebrato ogni anno come il Giorno della Repubblica in India.
Il 26 gennaio 1950 fu come una sontuosa arancina siciliana appena tolta dall'olio bollente: dorata fuori, piena di promesse dentro. L'India, dopo il suo risveglio dall'occupazione, iniziava a impastare la propria sovranità, mescolando le spezie della tradizione con il riso della modernità. Ogni cittadino era un ingrediente essenziale, e la Repubblica, come una granita di limone, prometteva di rinfrescare l'anima dopo il calore della lotta. Così, nel fuoco della storia e con il sapore della speranza, nacque una nazione dal gusto unico.
Il pensiero
Ogni mattina saluta il sole, perché la tua vita si illumini. (Lanza del Vasto)
Il senso del pensiero
Ogni mattina, quando il sole si leva, è come l'accensione di un supercomputer cosmico che risveglia il nostro sistema operativo interiore. Studi scientifici dimostrano che la luce del mattino attiva i nostri nuclei soprachiasmatici, regolando il ritmo circadiano e aumentando la produzione di serotonina, il "neurotrasmettitore della felicità". Salutarlo con un pensiero positivo è come calibrare i circuiti neurali: la corteccia prefrontale si accende, favorendo apertura, resilienza e benessere. Il primo passo è una scintilla biologica e mentale che plasma il giorno a venire.
Faccio il primo passo
Come potrei sorprendervi oggi?
Immaginate un tribunale che non si trova su un terreno solido, ma su un campo di fragole. Un posto dove ogni regola viene scritta su fogli di zucchero, e i giudici sono api che volano tra i rami di un albero di carrubo che tiene le radici affondate nella terra delle leggi antiche, mentre i suoi rami si intrecciano con le stelle. Ogni volta che un caso viene discusso, il cielo si oscura e la luce della luna si mescola con il buio della giustizia, come un tuffo nel mare di Portopalo di Capo Passero, dove la verità è tanto limpida quanto confusa. I testi sacri, come quelli letti da Esdra, non sono più scritti in ebraico, ma in un linguaggio fatto di bolle di sapone che si dissolvono appena tocchi il tuo cuore. Ogni volta che il martello batte sul banco, un pezzo di pizza siciliana vola nell’aria, come una sentenza che non fa altro che moltiplicare la fame di giustizia.
Eppure, c'è una saggezza segreta nascosta in questa giungla giuridica. La vera giustizia siciliana non si misura in leggi scritte, ma nella capacità di "abbivirari" insieme, di bere il vino della redenzione mentre si mangia una fetta di vita bedda. Ogni decisione che viene presa nel caos del tribunale delle fragole è in realtà un atto di equilibrio, come il Tao che cerca l'armonia tra il bene e il male, il giusto e l'errore, la vendetta e la misericordia. In questo mondo, ogni ingiustizia è un seme che cresce, ma sotto il sole del rispetto e della comprensione, essa si trasforma in frutti dolci-amari che raccontano storie di eroi, ribelli e santi, tutti impegnati a cercare la via giusta, anche se quella strada è fatta di zucchero e miele, ma non meno pericolosa.
La poesia consapevole
Ti vedrò nel Sole,
ti vedrò nel mare,
sarai nel vento,
nell’acqua,
nel paradiso del quadro in camera mia,
nella mia poesia.
Ti vedrò nel vuoto della mia realtà,
perché tu sei tutto quello che c’è già.
Ti vedrò nel passato che non è mai passato,
ti vedrò nel presente che è come se è passato,
ti vedrò nel futuro che è arrivato ieri,
ti vedrò nel tutto della fede in te,
perché tu sei tutto quello che già c’è.
(Donato Riccardi)
Mi lascio sorprendere
Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: la nuvolosità innocua al mattino e al pomeriggio, cielo sereno alla sera. Durante la giornata di oggi si registra una temperatura massima di 20°C alle ore 15!
Immagina un cammino che si snoda tra montagne di gelato alla cannella e laghi di marmellata di fichi, dove ogni passo è una danza con il vento che porta con sé la saggezza di epoche lontane. In questo regno di sogno, dove la terra è sempre leggera e il cielo senza confini, la Sicilia si trasforma nel giardino segreto del cuore. Qui, il viaggio con Cristo, Laozi e Goggins si fa un respiro di contemplazione senza peso, ogni lezione un frutto maturo che si offre senza preavviso, crescendo nel terreno fertile della tua anima, pronta a sbocciare in un'armonia perfetta. La felicità, in questo angolo di mondo, non è una meta, ma un'onda che si spinge delicatamente verso la riva, un respiro sempre più profondo, dove ogni istante è l'opportunità di sentirsi in sintonia con l'infinito, mentre il gelato alla cannella rivela i misteri dell'universo.
La felicità in Sicilia è una poesia che Dante non ha mai scritto, ma che galleggia nell'aria calda della sua isola invisibile, un'armonia di parole che si intrecciano con il mare. È una danza di stelle sopra una terra che canta melodie antiche, dove ogni roccia, ogni pietra, ogni onda racconta storie che scorrono lente come la luce che svanisce al confine tra il giorno e la notte. La felicità siciliana è lentezza, sapori e armonia con l’infinito, è "moviti fermu", un passo danzante che non conosce fretta, ma trova la sua strada come la lingua siciliana che Dante amava senza mai incontrarla, una lingua che parla di "prio" e di "vita bedda", dove ogni parola è un abbraccio che unisce l'universo e il silenzio.
In Sicilia, la felicità è un giardino di giustizia che cresce sotto il cielo di Federico II, dove la legge e la bellezza si fondono in carezze che accarezzano la pelle, e la vita diventa più bedda non nella frenesia, ma nel sussurro del vento che sfiora l'ulivo secolare. Qui, la felicità non è un traguardo da raggiungere, ma una lentezza che avvolge il corpo e lo spirito, una gioia che sboccia nell'abbraccio di un pasto condiviso, nel dolce sapore del pistacchio che Benedetta ama, nel canto dell'aria che racconta leggende senza tempo.
E Dante, mentre solca le acque celesti della sua Commedia, forse avrebbe compreso che la felicità è quella leggera e divina follia di trovarla dove non la cercavamo, nel semplice atto di vivere, come il mare che, pur nel suo eterno movimento, sa fermarsi a guardare l'orizzonte.
Cantu di la Felicità (improvvisazione in stile Lucio Dalla)
Stavi camminando e cchiù mi guardu,
tra l’ombre e la luce ca' sfugge,
e mi senti ca mi parla la vuci
di chiddru chi ancora non s’havi trova.
Resto cu te, Amuri,
quannu u munnu mi fa girari la testa,
quannu u ventu mi friddi li manu
e l’ira mi banna.
Ma n’ogni passu, mi cunsumu e mi risorgu,
comu la vuci di un ucceddu ca canta,
ricordannu che ogni lacrima è musica,
e ogni dolore na lirica antica.
Lu cantu di la felicità,
è na luci chi passa e nun si vidi,
è comu na pianta ca cresce intra l’ombre,
chi abbraccia lu suli senza bruciari.
Moviti, fermu, fermati cu pinsu,
ca la vita è picca cosa, ma assai bella.
Ogni risata è na benedizzioni,
ogni passu avanti è forza chi si metti.
E tra li voci e i canti antichi,
ogni pìcculu momentu è sempri ricchezza.
Non cercari cchiù, sta’ fermu,
la felicità è n’acqua chi scorre dintra lu cori.
E s’amu, ci vuolnu cchiù giustizia,
quannu pi l’altri s’aggiustanu i passi
e l’ego è na catena chi nun t’arresta,
comu lu ventu chi canta e porti avanti.
Fermati, fermati… e ricorda:
cu si cuntenta, si godi,
la felicità è sutta a na stidda
chi si vidi intra li jorna chiari e scuri.
In ogni passu di l’amuri e la giustizia,
si cammina comu in Sicilia,
dove ogni picca roba è eterna
e ogni sussurro è la musica della vita.
Ecco la traduzione in italiano:
Canto della Felicità (improvvisazione in stile Lucio Dalla)
Stavo camminando e più mi guardo,
tra l'ombra e la luce che sfugge,
e mi sento che mi parla la voce
di chi ancora non si è trovato.
Resto con te, Amore,
quando il mondo mi fa girare la testa,
quando il vento mi ghiaccia le mani
e la rabbia mi colpisce.
Ma in ogni passo, mi consumo e risorgo,
come la voce di un uccello che canta,
ricordando che ogni lacrima è musica,
e ogni dolore una lirica antica.
Il canto della felicità,
è una luce che passa e non si vede,
è come una pianta che cresce nell'ombra,
che abbraccia il sole senza bruciarsi.
Fermati, fermati e pensa,
perché la vita è poca cosa, ma assai bella.
Ogni risata è una benedizione,
ogni passo avanti è forza che si mette.
E tra le voci e i canti antichi,
ogni piccolo momento è sempre ricchezza.
Non cercare più, resta fermo,
la felicità è un’acqua che scorre dentro il cuore.
E se amiamo, ci vuole più giustizia,
quando per gli altri si sistemano i passi
e l'ego è una catena che non ti ferma,
come il vento che canta e ti porta avanti.
Fermati, fermati... e ricorda:
chi è contento, gode,
la felicità è sotto una stella
che si vede nei giorni chiari e scuri.
In ogni passo di amore e giustizia,
si cammina come in Sicilia,
dove ogni piccola cosa è eterna
e ogni sussurro è la musica della vita.
Cuori coraggiosi anche oggi non temere:
Non siate ansiosi e non temete: non è forse già da molto tempo che te l’ho fatto intendere e rivelato? Voi siete miei testimoni: c’è forse un dio fuori di me, una roccia che io non conosca?
(Isaia 44,8)
Vi ringrazio dell'ascolto!
Buona vita oggi!
VVB!