V-kun al Mondo s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Eccomi! I numeri di oggi: 9.1.9.1
I due numeri 9 sono inseriti nell'oggi
I due numeri 1 sono inseriti nell'oggi:
Oggi il cielo offre un’opportunità per bilanciare emozioni e razionalità, favorendo intuizioni profonde e azioni concrete. La Luna in armonia con il Sole stimola energia e riflessione, mentre la congiunzione con Urano nel Toro invita a rompere schemi obsoleti e abbracciare l’innovazione. È una giornata ideale per pianificare, comunicare in amore e portare a termine progetti con determinazione.
Caratteristiche del giorno lunare 10 ("Spada infuocata"):
• Energia potente per completare compiti incompiuti.
• Promuove chiarezza, purificazione e crescita personale.
• Richiede equilibrio per evitare caos e impulsività.
• Ideale per affrontare sfide con carisma e vitalità.
Effetti dei pianeti retrogradi:
• Giove retrogrado (fino al 4 febbraio 2025): Favorisce riflessione e miglioramento nella comunicazione, invitando a essere più selettivi nelle parole.
• Marte retrogrado (fino al 25 febbraio 2025): Sollecita moderazione e una maggiore consapevolezza nell’espressione di sé.
Il cielo di oggi è un invito alla crescita pratica e spirituale, con pazienza e determinazione come chiavi del successo.
Eureka di oggi: The prayer by Maria Callas: " God , give me what you want , I have no choice , good or bad , but give me the strength also to be able to come over it".
Latino in uso
Affirmanti incumbit probatio
La prova spetta a chi afferma.
Chi vuole dimostrare l'esistenza di un fatto ha l'obbligo di fornire le prove per l'esistenza del fatto stesso. In diritto processuale, è risalente al diritto romano e presente in tutti gli ordinamenti moderni: tocca a chi promuove un giudizio fornire le prove dei fatti posti a fondamento della propria pretesa, non a chi resiste negarli. Se i fatti non sono provati, il giudice civile deve respingere la domanda, senza la possibilità di ricorrere a un non liquet; quanto al giudizio penale, per il medesimo principio è compito di chi accusa portare le prove delle proprie affermazioni, non di chi si difende.
Tuttavia, il metodo che esso esprime travalica le diverse aree del diritto processuale (civile e penale) in cui è nato, essendosi sviluppato come argomento anche in ambito logico-filosofico.
Sorto nella forma della locuzione latina giuridica affirmanti incumbit probatio (lett.: "la prova spetta a chi afferma"), ovvero onus probandi incumbit actori (alla lettera 'l'onere della prova è a carico di chi fa valere in giudizio un diritto), oppure onus probandi incumbit ei qui dicit, non ei qui negat (alla lettera: 'l'onere della prova è a carico di chi afferma qualche cosa, non di chi la nega'), fa parte dei brocardi che esprimono un principio fondamentale del diritto romano.
Vi invito a meditare oggi sulle domande
• Oggi sto remando verso la luce o mi lascio spingere dal vento della paura?
• Come posso trasformare il caos intorno a me in un’occasione di crescita e fiducia?
• Sto permettendo a Cristo di salire sulla barca della mia vita e guidare il mio viaggio?
Mi lascio ispirare
Il 9 gennaio 2007, con la presentazione del primo iPhone, è come se l’umanità avesse pronunciato un "Amen" tecnologico, una dichiarazione di adesione totale a una nuova epoca. Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce, uno schermo che non era solo un dispositivo, ma una finestra sul futuro, una sintesi di infinite possibilità.
Come il mantra Aum collega l'individuo all’universo, l’iPhone ha unito miliardi di persone in una rete globale, abbattendo barriere e ampliando orizzonti. Questo piccolo oggetto, con il suo design puro e minimalista, è diventato un riflesso della ricerca umana verso la perfezione, trasparenza e connessione, come l'Amen che sigilla la comunione con il divino.
E così, come il Salmo 71 canta la giustizia e la liberazione per i poveri d’amore, l’iPhone ha dato voce anche a chi non ne aveva, trasformandosi in uno strumento di espressione e riscatto. Ma, come ogni potere, richiede saggezza nel suo utilizzo, perché la luce che illumina può anche accecare. Nell’intimo di questo "Amen digitale" c’è un richiamo a ricordare che la vera connessione non è quella tecnologica, ma quella tra i cuori, guidata dall’amore che scaccia ogni timore.
Il pensiero
Se vuoi capire i segreti dell'universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione. (Nikola Tesla).
Il senso del pensiero
Il pensiero è un filo invisibile che tesse il tessuto dell'universo, un’onda che vibra nell'infinito campo delle possibilità. Come un musicista accorda il suo strumento, ogni mente sintonizza la propria energia sulle frequenze dell’esistenza, creando armonie o dissonanze. Pensare non è solo un atto mentale, ma un’emanazione vibratoria che modella la realtà stessa, come un sasso lanciato in uno stagno genera cerchi che si espandono all’infinito.
In questo universo intrecciato, dove ogni particella danza con il tutto, il pensiero è il direttore d’orchestra, capace di evocare sinfonie di connessione o silenzi di separazione. La materia, che appare solida ai nostri occhi, è solo un’illusione, un vortice di energia in movimento costante. Pensare in termini di energia, frequenza e vibrazione significa riconoscere che siamo sia la nota che l’intera melodia, sia l’onda che il mare, parte di un unico respiro cosmico che non conosce confini.
Faccio il primo passo
L'amore è come una luce invisibile, un sole che non si vede con gli occhi, ma che illumina il cuore. È un seme piantato nel terreno dell'anima, che cresce e si trasforma in un albero dai rami intrecciati, dove ogni foglia è un gesto di carità e ogni frutto è un atto di fiducia.
Così come il sole sorge ogni giorno senza che possiamo afferrarlo, l’amore si manifesta nel dono, nelle mani che accarezzano, negli occhi che riconoscono il bisogno e nelle orecchie che ascoltano il silenzio di chi soffre. È un soffio divino, un respiro del Padre che ci abita, trasformando il nostro timore in speranza e la nostra imperfezione in purezza.
Chi vive nell’amore è come una candela accesa: brucia senza paura, illuminando il cammino di chi è nella tenebra, desiderando il giorno in cui tutte le ombre svaniranno. L’amore perfetto scaccia il timore, non perché ignora il giudizio, ma perché lo accoglie con la fiducia di chi sa che ogni passo, ogni atto, ogni desiderio sincero lo avvicina sempre più al volto invisibile di Dio, che si riflette in ogni cuore puro.
La poesia consapevole
Ogni istante che Dio ti dona è un tesoro immenso.
Non buttarlo.
Non correre sempre, alla ricerca di chissà quale domani.
Vivi meglio che puoi, pensa meglio che puoi e fai del tuo meglio oggi.
Perché l’oggi sarà presto il domani e il domani sarà presto l’eterno”.
(A. P. Gouthey)
Mi lascio sorprendere
Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: generali condizioni di cielo poco nuvoloso o velato, il mare blu, calmo, temperatura massima di 18°C! Il meteo ci dice del freddo gelido, che e' in arrivo fra pochi giorni. Non serve temere cio che arriva. L'oggi ci invita a non temere.
La vita è una barca fragile che galleggia su un mare incerto. Le onde sono i dubbi e le paure, il vento i timori che ci spingono lontano dalla nostra rotta, e la notte oscura rappresenta il senso di smarrimento, quando sembra che Dio sia distante, invisibile, silenzioso. Eppure, proprio nel cuore della tempesta, Cristo appare, camminando sulle acque, dimostrando che il mare, simbolo del caos e della fragilità umana, non ha potere su di Lui.
Cristo è il faro in lontananza, la luce che guida il nostro viaggio. Non si impone, ma attende che lo riconosciamo, che apriamo il cuore alla Sua presenza. Le Sue parole – «Sono io, non abbiate paura» – sono il vento che spinge la barca verso rive sicure, il richiamo che trasforma il buio in speranza e la paura in amore.
Remare nel mare della vita significa affrontare le proprie fragilità, lasciarsi interrogare dalle tenebre senza fuggirle, per scoprire che la forza non è solo nei nostri sforzi, ma nella fiducia di sapere che non siamo mai soli. Cristo sale sulla barca della nostra esistenza, non per risolvere ogni difficoltà, ma per donarci la pace interiore necessaria a navigare con fede e coraggio.
Essere cristiani è accogliere questa presenza viva, lasciare che Cristo entri nella barca, trasformi il timore in stupore, la lotta in abbraccio, e ci insegni che la vera traversata non è solo verso una riva esterna, ma verso il cuore stesso dell’Amore. È un cammino di relazione, non una fuga dal mare, ma un viaggio in cui ogni onda diventa un'opportunità per amare di più.
Cuori coraggiosi, anche oggi, non temere:
In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore. (1 Giovanni 4,17-18).
Vi ringrazio dell'ascolto!
VVB!
Buon Tempo di Natale!