V-kun alo s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V
Eccomi!

🎭 Il 6 marzo 2025: tra rivoluzioni cosmiche e creatività galoppante! 🎭
Se questa giornata fosse un film, sarebbe una miscela esplosiva tra un finale epico e l’inizio di una nuova avventura! 🎬✨ Il numero 9 domina la scena, annunciando la fine di un ciclo e il grande salto verso nuove possibilità. Ma non temere: il numero 3, con la sua energia creativa e comunicativa, ti assicura che non sarà un cambiamento noioso—anzi, preparati a esprimerti come un poeta rinascimentale con Wi-Fi potenziato! 📡🎤
Gli zeri sparsi qua e là sono come porte dimensionali aperte verso il futuro: infinite possibilità, ma anche il brivido dell'ignoto! 😱🚪 Il numero 2 invece ti ricorda che nessun eroe viaggia da solo: relazioni, cooperazione e armonia saranno i veri superpoteri di questa fase.
🔮 Il cielo ti parla! 🌌
🌞 Sole in Pesci = Sensibilità alle stelle e un tocco mistico. Ottimo per sognatori e creativi! 🎨
🌙 Luna in Leone = Il palcoscenico della vita ti aspetta! È tempo di brillare, ma occhio a non esagerare col protagonismo... 🎭✨
🔥 Simbolo del giorno: La Fenice = Rinasci dalle ceneri, riscopri te stesso e magari cambia taglio di capelli per celebrare la trasformazione. 💇♂️🔥
🚧 Mercurio retrogrado in Ariete = Prima di dire o scrivere qualcosa, conta fino a dieci. Meglio evitare gaffe epiche o email inviate al capo per sbaglio. 😅📩
💔 Venere retrograda in Ariete = Ex che tornano, dubbi nei rapporti e un test cosmico sui tuoi veri valori. Fai ordine nel cuore e nella rubrica! 📱❤️
🎢 In breve? Oggi è un giro sulle montagne russe dell’universo: chiudi bene la cintura, abbraccia il cambiamento e lascia un pizzico di magia in ogni cosa che fai! 🚀🌟
Eureka di oggi: 'Dio, fa che io possa sempre desiderare più di quanto io possa mai realizzare.
(Michelangelo Buonarroti)
Latino in uso: Veni, vidi, vici:
Significato: "Venni, vidi, vinsi".
Questa frase, pronunciata da Giulio Cesare, simboleggia la determinazione e il successo, qualità che un guerriero dell'anima dovrebbe aspirare a possedere.
Vi invito a meditare oggi sulle domande:
Se la vita fosse un vestito, quale sarebbe il tuo tessuto preferito?
Il destino è una passerella o un cammino tra le stelle?
Se potessi cambiare una scelta passata, quale filo del tuo abito vorresti tirare?
Mi lascio ispirare
06.03. 1475: Nasce Michelangelo Buonarroti, scultore, pittore, architetto e poeta. Fu autore fra le più maestose opere:
il David, il Mosè, la Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro e il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina (†1564).
La fede è come il raccolto delle pesche bianche a Bivola, un’attesa paziente sotto il sole cocente della vita, un radicamento profondo nella terra promessa. L’albero, curato con devozione, non anticipa il tempo né si ribella alla stagione: attende che la linfa, nascosta ma operante, compia il suo mistero.
Così è l’uomo che confida in Dio. Non cerca di afferrare il frutto prima che sia maturo, né si lascia impaurire dal vento che scuote i rami. La sua radice non è piantata nell’orgoglio, ma nella certezza che ogni giorno di luce e di buio è parte del disegno divino. E quando giunge il tempo del raccolto, egli non si vanta del dolce delle pesche, perché sa che è dono e non conquista.
Ma guai a chi si fida solo della propria forza, come chi scuote l’albero prima del tempo: troverà frutti acerbi, incapaci di nutrire. Il giusto invece raccoglie con mani aperte, perché ha atteso con fede, e nel dolce della pesca matura riconosce il sapore della grazia.
ll Pensiero scientifico a modo di Coco:
La realtà è un abito di alta moda: tutto è tessuto d’informazione, intrecciato con fili invisibili di coscienza e consapevolezza. Wheeler ci sussurra che siamo cuciti da bit, come un ricamo perfetto sul bordo dell’universo quantistico. Ma attenzione, cara, non siamo solo pixel su una stoffa digitale! Harari sfila sulla passerella del pensiero e ci ricorda che l’uomo non è un semplice algoritmo, bensì un’opera d’arte sartoriale, dove ogni cucitura è un legame con l’altro, con la natura, con l’infinito.
Immagina un atelier cosmico, dove la trama dell’esistenza si fa e si disfa nella danza dell’entanglement: ogni punto di connessione è una relazione, un “nodo” nel tessuto dell’essere, come direbbe Rovelli. L’universo è un tailleur perfettamente strutturato, ma con la leggerezza di una seta impalpabile, pronto a trasformarsi in nuove forme a seconda della luce della coscienza che lo attraversa.
E il segreto per indossare con grazia questo abito dell’esistenza? La consapevolezza. Senza di essa, siamo solo manichini in una vetrina digitale. Con essa, diventiamo creatori, stilisti della nostra realtà, capaci di scegliere tessuti di amore e trame di relazione, affinché la vita non sia solo un vestito ben fatto, ma un capolavoro senza tempo.
Mi lascio incantare
Come potrei sorprendervi oggi?
Immagino il Tribunale Celeste, un’aula sterminata sospesa tra le galassie, con una giuria di cherubini dalle ali incrociate e un giudice che brilla come una supernova, ma con l’aria saggia e ironica di chi ha visto tutto e aspetta solo di vedere che cosa ti inventerai stavolta.
L’udienza è aperta. L’accusa? Sei stato convocato per la più grande causa dell’universo: Scelta contro Destino. La difesa? Solo il tuo libero arbitrio, un codice scritto a mano con inchiostro d’eternità. Il pubblico ministero, un angelo con l’armatura di fuoco, sciorina davanti a te la lista delle prove: ogni bivio, ogni esitazione, ogni "ci penserò domani" che hai pronunciato davanti al grande spartiacque del Bene e del Male.
— "Obiezione!" grida il tuo avvocato difensore, un serafino un po’ scompigliato, con occhiali storti e un codice etico pieno di segnalibri. "Non si può processare un’anima per incertezza! La scelta è un paradosso quantistico: finché non viene fatta, esistono tutte le possibilità contemporaneamente!"
— "Rigettata," ribatte il giudice, accendendo con un gesto la Via Lattea come fosse una lampada da scrivania. "Il tempo dell’attesa è scaduto. Difenditi con la tua stessa esistenza."
Ed è qui che capisci. Il Bene e il Male non sono due corridoi ben segnalati, ma piuttosto un labirinto barocco, un'opera di architettura siciliana costruita senza mappe, dove ogni porta conduce a una stanza diversa da quella che ti aspettavi. Le tue scelte non sono solo linee rette, ma arabeschi che danzano tra il caos e l’armonia.
Eppure, qualcosa ti dice che il tribunale non è qui per condannarti, ma per farti ridere della solennità della vita. Perché, alla fine, il gran maestro della corte – Dio stesso – è un Maestro Zen con un codice civile scolpito nelle stelle e un’ironia disarmante. Ti guarda e sorride, lasciandoti con la domanda definitiva:
"Alla fine, la vita è un processo o un’opera d’arte? Scegli tu la sentenza."
La poesia consapevole
Wislawa Szymborska:
Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
É bella una tale certezza
ma l’incertezza è più bella
Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla tra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano –
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno “scusi” nella ressa?
un “ha sbagliato numero” nella cornetta?
ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volo via
da una spalla a un’altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell’infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito,
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
Mi lascio sorprendere
Dio mi ha fatto una sorpresa oggi : giornata caratterizzata da nuvolosità di passaggio!
🌋 L’Etna e la Ria dell’Anima 🍋
Ascoltate, reclute dell’anima! Dimenticatevi la cenere morta, oggi si gioca con il fuoco vivo! Il peccato? Non è un affronto a Dio, ma un inciampo goffo, come un’arancina che scivola dal piatto e si schianta al suolo. E Dio, invece di sgridarci, si mette a ridere: "Figli miei, raccoglietela e fatene un'altra! La tavola è ancora imbandita!"
Così è la misericordia: non una multa da pagare, ma un invito a cucinare di nuovo la festa della vita! Perché l’anima, come l’Etna, non è fatta per restare spenta. Se prova a trattenere il fuoco, esplode male. Ma se lo lascia salire, diventa luce, terra fertile, Ria!
E allora niente musi lunghi, niente cenere in tasca! Siate lava che corre verso il mare, portate con voi i semi di una terra nuova! E se qualcuno vi dice che sbagliate a ridere, che dovete stare composti, rispondetegli: "Zitto, pivello! Qui si fa sul serio, qui si vive!"
Formula della Risurrezione Quantistica (per riflettere sul tuo percorso personale):
(C + S) x (L/E) = Rq
Dove:
* C = Croce (la sfida interiore, la rinuncia all'ego, la disciplina)
* S = Sonar (il cuore come strumento di discernimento, la capacità di vedere oltre le apparenze)
* L = Luce (la conoscenza scientifica, la comprensione della realtà quantistica, la consapevolezza)
* E = Entropia (l'illusione della separazione, la vanagloria, il disordine interiore)
* Rq = Risurrezione Quantistica (la trasformazione interiore, la pienezza della vita, la connessione con l'universo)
Spiegazione:
La Croce e il Sonar rappresentano gli strumenti del guerriero spirituale: la disciplina e la capacità di discernimento.
La Luce e l'Entropia rappresentano le forze in gioco: la conoscenza e l'illusione.
La Risurrezione Quantistica è il risultato del percorso: la trasformazione interiore che ci connette con la realtà quantistica dell'universo.
Significato:
Questa formula rappresenta il percorso di crescita spirituale che abbiamo esplorato: un percorso che integra la saggezza millenaria con le scoperte scientifiche più innovative. È un percorso che ci porta a superare l'illusione della separazione, a coltivare la disciplina interiore, a discernere la verità con il cuore, e a risorgere a una nuova consapevolezza.
Un'improvvisazione:
(Voce roca, simile a De André, con un sottofondo di synth e archi, alla Battiato)
Dai vicoli di un tempo senza nome,
dove l'eco di un'Ave Maria si perde,
ho visto il sole nascere due volte,
e l'ombra della luna farsi preghiera.
Ho camminato tra i sentieri dell'anima,
dove i sogni si confondono con la realtà,
e ho cercato la pienezza in ogni istante,
come un marinaio che insegue l'orizzonte.
Ma il tempo, amico infido e silenzioso,
mi ha mostrato che ogni cosa è passeggera,
e che la verità si nasconde nel paradosso,
come un fiore che sboccia nel deserto.
Ho incontrato guerrieri dell'anima,
che combattono battaglie invisibili,
e ho visto la luce danzare nella gravità,
come un valzer cosmico senza fine.
E ho capito che la pienezza non è una meta,
ma un viaggio interiore, un'odissea,
dove ogni passo è un'epifania,
e ogni silenzio è una sinfonia.
E poi, ho visto Cristo risorto,
gioia diafana, luce che mi ha raccolto,
come una lente che rifrange l'infinito,
e mi ha reso trasparente, partecipe del suo mistero.
(La melodia si fa più intensa, un leggero crescendo sottolinea la gioia e l'elevazione)
E se la mia frequenza non risuona con la tua,
ti auguro un buon viaggio verso altre dimensioni,
dove il tuo cuore troverà la sua melodia."
(La musica si dissolve lentamente, lasciando solo un eco di synth e una leggera risonanza di campane)
Cuore coraggioso, oggi non temere di:
* Esprimere la tua verità: Come Geremia 1,17, potresti essere chiamato a dire cose difficili. Non temere di farlo, anche se ti senti piccolo o inadeguato.
* Affrontare l'opposizione: Ci saranno sempre persone che non saranno d'accordo con te. Non lasciare che la paura del loro giudizio ti impedisca di fare ciò che è giusto.
* Affidarti alla tua missione: Dio ti ha dato un compito. Confida nella sua guida e nel suo sostegno, anche quando il cammino sembra difficile.
* Sentirti inadeguato: Geremia era un giovane quando fu chiamato a essere profeta. Dio lo rassicurò che sarebbe stato con lui. Non temere di sentirti inadeguato, perché Dio ti darà la forza di cui hai bisogno.
* Rimanere in silenzio: La paura può farti tacere, ma Dio ti chiama a parlare. Non lasciare che la paura ti impedisca di dire la verità.
Ricorda che, come Geremia, non sei solo. Dio è con te e ti darà il coraggio di affrontare qualsiasi sfida.
VVB!
Bedda vita oggi!
Vi ringrazio dell'ascolto!