V-kun al Mondo s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Eccomi!

Oggi il numero 6 comanda la scena, quindi è il momento perfetto per coccolare te stesso e chi ti sta intorno! La giornata è all’insegna dell’armonia, dell’amore e della responsabilità—praticamente un invito a essere la versione zen di te stesso. Prenditi cura della famiglia, fai la pace con il vicino che ruba il Wi-Fi e magari annaffia anche quella pianta che hai dimenticato da mesi.
Sul fronte astrale, il Sole in Acquario ti sprona a pensare fuori dagli schemi (magari reinventando la pizza con l’ananas), mentre la Luna in Toro dice “calma e relax”: perfetto per concedersi una maratona Netflix e un dolcetto extra. Occhio alle parole: oggi hanno un potere speciale, quindi meglio evitare promesse azzardate tipo “da domani inizio la dieta”.
Marte e Giove retrogradi? Sì, ci sarà qualche rallentamento, ma non disperare! Giove sta per tornare in carreggiata, portando nuove occasioni e sbloccando situazioni ferme da un po’—forse anche la tua pila di email non lette.
Insomma, oggi vivi con equilibrio, goditi le piccole cose e non stressarti troppo: il cosmo sembra suggerire che un po’ di dolce far niente sia la scelta vincente! Che sia un giorno di Rinascita e Dolcezza allora!
Eureka di oggi:
"La vera forza si manifesta quando, nonostante la tempesta, il cuore resta aperto alla luce di Cristo; ogni lacrima diventa il seme di una rinascita e ogni ferita, un segno della grazia divina."
Questa frase ci ricorda che, pur attraversando le difficoltà, la presenza di Cristo trasforma il dolore in speranza e guida il nostro cammino verso la pienezza della vita.
Latino in uso:
Ex tribulatione, in Christo resurgimus.
Questa frase significa: "Dalle tribolazioni, in Cristo, risorgiamo."
Spiegazione:
Ex tribulatione: dalle difficoltà e dalle sofferenze che incontriamo nel cammino della vita.
In Christo resurgimus: È attraverso la comunione con Cristo, che trasforma ogni dolore in speranza, che troviamo la forza di rinascere e di vincere.
Questa citazione riassume il concetto che, grazie alla grazia divina, anche nei momenti più difficili possiamo trovare la forza per rialzarci e vivere pienamente, proprio come Cristo ha trasformato il Suo dolore in una vittoria eterna.
Vi invito a riflettere oggi sulla fedelta e sulle domande:
Se oggi ti chiedessero di reinventare una pizza, quale ingrediente improbabile ci metteresti sopra per sorprenderci?
Se potessi essere un dolce siciliano, quale saresti e perché?
Oggi la Luna ci invita al relax: quale maratona Netflix e dolcetto sceglieresti per la serata perfetta?
Mi lascio ispirare
04.02.2004 - lancio de "The Facebook", una data simbolica di trasformazione globale, una pietra miliare che ha aperto la strada a una rivoluzione nella nostra capacità di condividere idee, emozioni e informazioni...
Oggi è un giorno che sa di pane e panelle, di quel fritto dorato che scalda il cuore e sfama l'anima. Il 4 febbraio 2004 fu l’olio bollente che trasformò una semplice pastella in qualcosa di nuovo—come il mondo digitale che iniziava a lievitare, espandendosi tra le mani degli uomini come una focaccia appena sfornata.
Chi incontrerò oggi? Forse un passante che, come un'arancina, nasconde un cuore tenero sotto una crosta croccante. Forse un amico che, come un cannolo, porta dentro di sé dolcezza e vuoti da colmare. Forse uno sconosciuto, simile a un pezzo di cioccolato di Modica, amaro al primo assaggio, ma ricco di storie da raccontare.
E poi c’è Dio, che si fa pane nero di Castelvetrano, umile e forte, nutre anche chi non lo riconosce, chi lo deride, chi passa oltre senza assaggiarlo. La sua pioggia cade su tutti, come un condimento generoso su un piatto di pasta alla norma. Io stesso vorrei essere quel filo d’olio sopra il piatto, invisibile ma capace di esaltare il sapore della vita.
Così, oggi camminerò tra le strade come un venditore ambulante di speranza, offrendo un sorriso fragrante come il pane cunzato, un gesto gentile che sappia di miele di carrubo. Forse qualcuno assaggerà, forse altri passeranno oltre. Ma a chi ha fame, a chi cerca, io offrirò ciò che ho: la luce di un tramonto sulle saline, il profumo del mare e una preghiera sottovoce, impastata d’amore e consegnata con mani aperte.
Il pensiero
P. Gamberini:
Il cielo: un luogo o uno stato dell'anima?
"Nel quadro della Rivelazione sappiamo che il 'cielo' o la 'beatitudine' nella quale ci troveremo non è un’astrazione, neppure un luogo fisico tra le nubi, ma un rapporto vivo e personale con la Trinità Santa. È l’incontro con il Padre che si realizza in Cristo Risorto grazie alla comunione dello Spirito Santo" (San Giovanni Paolo II, Udienza generale del 21 luglio 1999). Il teologo gesuita Karl Rahner in un saggio sulla risurrezione della carne afferma che non possiamo immaginarci il paradiso solo come uno "stato" di unione con Dio (come i mistici ed anche pontefici hanno affermato, San Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco), ma anche come "luogo". Il motivo, per cui il Paradiso (così anche l'Inferno e il Purgatorio) è un "luogo", è richiesto dal fatto che già da ora Gesù Cristo, la Madonna ed anche altri (i risorti in Mt 27,52) posseggono un corpo. Se questi hanno un corpo, sebbene sia "spirituale", significa che un aspetto spazio-locale deve essere attribuito al Paradiso. In quale parte dell'universo si trova la "Porta del Cielo"? Poiché si tratta del corpo spirituale, donato con la risurrezione, non è da collocarsi nella "nostra" spazialità fisica, ma va collocata in una spazialità ... spirituale. Si tratta del cosmo trasfigurato. Anche Gesù risorto, la Madonna e gli altri risorti ci stanno attendendo "metaforicamente" al di fuori dei cancelli, poiché nel cosmo trasfigurato ci si entra tutti insieme (proprio tutti, anche le formiche...). "Non ci occorre vedere la dimora degli esseri celesti nel nostro sistema fisico del mondo" (Rahner) . Ci basta "vedere" la Porta del Cielo ... Ianua coeli, colei che ci attende per entrare nel Nuovo Mondo non senza di noi e tutto il creato.
Il senso del pensiero
LA PORTA DEL CIELO
Il Paradiso non è un posto da cartolina, né una nuvoletta su cui riposare. È il traguardo definitivo, il test finale, il limite che separa chi si arrende da chi continua a lottare. Non è un luogo che si raggiunge passeggiando: è una battaglia contro la gravità della propria anima, una scalata verticale dove ogni muscolo brucia, ogni pensiero pesa, ma ogni passo è un atto di volontà pura.
Gli scienziati hanno dimostrato che il cervello umano è plastico, capace di riorganizzarsi, di trasformarsi con l'allenamento e la disciplina. La neuroplasticità ci dice che possiamo diventare chi scegliamo di essere. Se il Paradiso è la forma ultima dell’essere, allora ogni azione di oggi è un colpo di scalpello nella pietra grezza della nostra anima. Scolpisci o marcisci. Non ci sono scorciatoie.
E allora eccola, la Porta del Cielo. Non è un passaggio da attraversare con leggerezza, ma una soglia che si conquista a forza di cadute, di sudore, di lotta interiore. Non si apre con una chiave d’oro, ma con il fuoco della resilienza, della disciplina, della capacità di rialzarsi quando il corpo urla di fermarsi.
Cristo, la Madonna, i risorti ci stanno aspettando. Ma non con una sedia comoda e un drink in mano. Ci aspettano con lo sguardo di chi sa che solo chi ha dato tutto di sé può passare. Perché il Paradiso non è solo un dono: è un peso che devi essere in grado di sollevare. E la vera domanda è: ti stai allenando per quel giorno?
Mi lascio incantare
Come potrei sorprendervi oggi?
Nel tribunale etereo dell’Infinito, la gioia non è un decreto arbitrario, ma la prova tangibile dell’essere innestati in Cristo, sigillo divino inciso nell’anima. L’imputato – il fedele – non combatte una causa persa, perché il Giudice Supremo ha già pronunciato la sentenza della grazia: assoluzione eterna per coloro che si immergono nella luce.
L’ottimismo, secondo Bonhoeffer, non è un cavillo di procedura, ma una forza insindacabile, una mozione dello Spirito che si fa radice profonda nelle contraddizioni della vita. Anche quando la tempesta urla mozioni di sfiducia, la fede resta saldo statuto divino: nulla è lasciato al caso nel codice della Provvidenza.
Gesù non impone, supplica con voce sommessa: «Se mi amate, vivete la Legge del Cuore.» Non un codice inciso su tavole di pietra, ma un atto notarile scritto con sangue e misericordia. L’amore è l’unica giurisdizione valida nel Regno, e chi vi aderisce si scopre già in Cristo, già vittorioso, già parte della suprema sentenza di Vita.
Non vi lascerò orfani, dice il Cristo-Garante, e il futuro non è un’udienza in sospeso, ma una firma apposta sull’alleanza eterna. La vera gioia? È sapere che, nelle clausole del Cielo, ogni prova è una grazia velata, ogni difficoltà un appello accolto dalla misericordia divina.
Nel silenzio dell’alba
Nel silenzio dell’alba,
quando il buio cede alla luce,
s’apre un cammino di grazia
che trasforma ogni ombra in speranza.
Il cuore, fragile e ardente,
accoglie il tocco di Cristo,
che, come un faro nel mare in tempesta,
illumina la via, rassicurando ogni dubbio.
Ogni prova è un invito,
ogni lacrima un seme di rinascita,
perché la conversione non è un punto d’arrivo,
ma un eterno risveglio, un continuo fluire.
Rinnovate la fede ogni mattina,
con gratitudine e coraggio,
lasciate che l’amore divino
scavi dentro di voi la forza di cambiare.
Nella gioia che resiste alla tempesta,
nelle parole che sanno di redenzione,
vive il mistero della vita,
in un abbraccio eterno con Cristo.
E così, con il cuore aperto,
accogliete ogni dono del tempo,
sapendo che, in ogni attimo,
Dio scrive la poesia del vostro essere.
La poesia consapevole
Ne abbiamo attraversate di tempeste
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un’invisibile carezza
di un custode.
Franco Battiato, Lode all’Inviolato.
Mi lascio sorprendere
Dio mi ha fatto una sorpresa oggi: le previsioni meteorologiche indicano condizioni favorevoli, con temperature miti e cielo da soleggiato a parzialmente nuvoloso. Questo clima invita a trascorrere del tempo all'aperto e a godere delle attività che amo..
Immagino una grande porta di legno intagliata, piantata in una terra che ha visto il passaggio di millenni, un incrocio di culture e di speranze che si sono intrecciate come i fili d'oro e di argento nei tessuti di un tappeto siciliano. La porta è il cuore della nostra anima, quella che si spalanca verso l’ignoto, con la fede di chi non teme il vuoto che c’è oltre, poiché sa che dietro quella porta c'è un giardino di limoni che profuma di speranza, una fontana che scorre di miracoli, e le mani calde di una madre che sa come guarire.
La Parola, come il vento caldo del Mediterraneo, attraversa ogni angolo di quel giardino, sfiorando i fiori di mandorlo che crescono selvatici. La donna che soffre, come un piccolo seme di cappero nel suolo siciliano, affronta la sua solitudine e le sue ferite con una fede audace, sussurrando nel cuore che solo toccando la mano di chi ha il potere di guarire potrà risorgere. E così fa: con coraggio si fa strada attraverso la folla, come il pescatore che affronta il mare in tempesta, per raggiungere quel punto di connessione divina, come una collana di perle che si unisce nell’invisibile legame della fede. Ogni passo che fa è un passo verso la propria trasformazione, come l’acqua che scava la roccia, lentamente, con pazienza e determinazione. Ogni tribolazione è un’opportunità di crescita, un’opportunità di riscoprire il nostro vero volto nel riflesso dell’amore che Cristo ha donato al mondo.
Il cammino è difficile, ma ogni ostacolo è come un fico d'india che cresce nei luoghi più aridi, come un fiore di cactus che sboccia nella terra desolata, testimoniando la forza che si genera dal cuore della sofferenza. Le difficoltà sono il terreno fertile su cui germoglia la forza interiore, come il sole che, nonostante il suo calore, permette alla terra di dare frutti.
La resistenza, come quella di chi coltiva la terra siciliana, non è una lotta contro la natura, ma una danza con essa. È il saper vedere nella tempesta la possibilità di un cielo sereno, nel buio della notte la promessa dell'alba. Con Cristo, ogni dolore diventa una perla nel nostro cuore, ogni passo un cammino di rinnovamento. E così, come l’acqua che trova la sua via attraverso il terreno roccioso, così l'amore divino ci guida attraverso le nostre sfide, sempre pronto a rinnovarci e trasformarci, a farci risorgere in una luce che non conosce fine.
Ogni cicatrice che portiamo è il segno di una guerra vinta, ogni ferita è la traccia di una vita che ha imparato a vivere nel coraggio, nella fede, e nell’amore che ci sostiene e ci trasforma.
Un'improvvizazione
In un giorno di febbraio, sotto il cielo di Catania,
una donna tra la folla, cerca un tocco di speranza.
Quindici anni di silenzio, una vita in penitenza,
ma la fede nelle mani, cerca solo una presenza.
Chi mi ha toccato? chiede il Maestro,
in mezzo alla gente, un gesto sincero.
Dalle tribolazioni, si nasce nuovi,
come dal fango, emergono i sogni.
Laozi sussurra nel vento leggero,
accetta il dolore, segui il sentiero.
Dalla sofferenza, nasce la luce,
come un principe, dal fango affiora e conduce.
Chi mi ha toccato? chiede il Maestro,
in mezzo alla gente, un gesto sincero.
Dalle tribolazioni, si nasce nuovi,
come dal fango, emergono i sogni.
Le mani sporche, il cuore puro,
attraverso l'inferno, verso il futuro.
Gesù insiste, vuole sapere,
chi con fede, l'ha fatto vibrare.
Chi mi ha toccato? chiede il Maestro,
in mezzo alla gente, un gesto sincero.
Dalle tribolazioni, si nasce nuovi,
come dal fango, emergono i sogni.
E così camminiamo, tra fede e dolore,
cercando risposte, seguendo l'amore.
Dalle tribolazioni, risorgiamo forti,
abbracciando la vita, aprendo le porte.
Cuore coraggioso, oggi non temere di esprimere te stesso/a e di perseguire i tuoi obiettivi. È un momento propizio per intraprendere nuove iniziative, sia in ambito personale che professionale. La fiducia nelle tue capacità e l'apertura verso nuove opportunità possono portare a risultati positivi.
In sintesi, oggi è una giornata in cui possiamo affrontare le nostre sfide con ottimismo e senza timori, confidando nelle influenze positive che ci circondano!
Bedda vita oggi!
VVB!
Vi ringrazio dell'ascolto!