V-kun al Mondo s.p.d.
S.V.B.E.E.Q.V.
Eccomi! I numeri di oggi: 1.1.9.2.
I due numeri 1 sono inseriti nell'oggi:
Oggi il cielo ci sussurra: "Sii pratico, ma anche un po' creativo!" La Luna in Capricorno ci trasforma in piccoli strateghi emotivi, pronti a pianificare il nostro trionfo personale (con un pizzico di rigore svizzero). È il giorno del "Cuore", ma non aspettarti solo cuoricini: qui si parla di altruismo cosmico e decluttering energetico, perfetto per buttare via vecchi drammi e fare spazio a vibrazioni migliori.
Giove retrogrado in Gemelli ci consiglia di smettere di parlare a caso e di diventare maestri della parola saggia (come dire meno, ma dire meglio). Marte retrogrado, invece, ci strizza l'occhio e suggerisce: "Prendi una pausa dai drammi e usa un po' di moderazione, please."
In sintesi: una giornata per chi vuole essere pratico, amorevole, ma anche cosmicamente zen, con un pizzico di autoironia.
Eureka di oggi: “Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è un problema loro” – Charlie Chaplin.
Vi invito a meditare oggi sulle domande:
• Se oggi il cielo ti sussurrasse "Sii pratico, ma anche un po' creativo!", quale oggetto strano e utile inventeresti?
• Se potessi "prendere una pausa dai drammi" con Marte retrogrado, cosa faresti per rilassarti?
• Se il tuo cuore fosse un Wi-Fi cosmico, quale sarebbe la "password" segreta che ti connette all'amore universale?
Mi lascio ispirare
10.01. 49 a.C.: Giulio Cesare, pronunciando la famosa frase “Alea iacta est” attraversa il Rubicone, fiume oggi in provincia di Forlì.
All’epoca, segnava il confine oltre il quale un generale romano non poteva portare le armi. Ciò dava l’inizio alla guerra civile. La frase è stata tradotta come “Il dado è tratto”, a significare che è stata presa una decisione dalla quale non si può più recedere.
L'anima è un fiume, un Rubicone segreto,
che scorre tra sponde di libertà e destino,
e ogni passo verso Dio è un dado lanciato,
un salto nel vuoto, un abbraccio divino.
La sete di amore è sabbia nel cuore,
nostalgia che brucia come sole al tramonto, ma l'acqua è vicina, nascosta tra le pieghe, di un cielo che canta, di un nome fecondo.
Alla sera, la vita ci chiede una sola moneta:
l'amore speso senza paura, senza misura,
e in quel giudizio, come eco lontano,
ritroveremo il canto di un Dio umano.
Il pensiero
Gli scienziati parlano di "energia informata".
Il senso del pensiero
Dio non è più un vecchio signore con la barba bianca che gioca a scacchi con le nostre vite; è il Wi-Fi cosmico, invisibile ma sempre presente, che collega ogni essere al grande router dell’universo.
Non lo trovi nei cieli con un telescopio,
ma nel segnale pieno che senti nel cuore,
un’“energia informata” che guida il download delle nostre azioni migliori.
E se ci rendiamo conto, è come accorgersi
che avevamo sempre avuto la password:
bastava connettersi!
Faccio il primo passo
Sempre Fedeli al Tao d'Amore
Ama,
perché l'amore non conosce confini,
non conosce opposti,
eppure abbraccia ogni cosa.
Il fratello che ami ti riflette,
il nemico che accogli ti completa.
Chi non vede Dio nei volti altrui
non ha ancora trovato il proprio centro.
Cristo è l'Amore che si è fatto carne,
il Tao che ha scelto di scorrere fra noi.
Non opporre resistenza:
come l'acqua accarezza la pietra,
così l'amore trasforma il cuore.
Non temere la correzione,
perché amare è anche ferire per guarire.
Il rimprovero è amore che plasma,
mentre la lusinga dell'odio inganna e avvelena.
Guarda alla radice:
chi ama costruisce,
chi odia disperde.
Il Tao e la Croce si incontrano
nel punto in cui gli opposti si fondono.
La forza è nella resa,
la vittoria nel dono,
la pienezza nel vuoto.
Cammina nel wu wei,
l'azione senza sforzo,
perché la vera potenza
risiede nell’umiltà dell’acqua,
che nutre ogni cosa senza pretendere nulla.
Lasciati riempire dal silenzio,
perché solo nel vuoto
puoi udire la voce del Verbo.
Solo nel fermarti
puoi trovare la strada.
Non accumulare tesori materiali,
ma semina amore:
dove tutto sembra opporsi,
cerca l'unità.
Dove tutto sembra spezzarsi,
riconquista l'armonia.
Amerai il Signore tuo Dio
e il prossimo tuo come te stesso:
questo è il centro,
questo è il Tao della Croce.
Corriamo, cuori coraggiosi,
non per paura del castigo,
ma perché l'amore è fuoco che ci spinge avanti,
è acqua che scorre in eterno.
Cristo è il nostro Tao,
la Via che tutto abbraccia.
E nell'abbraccio del tutto
troviamo noi stessi.
La poesia consapevole
Peccatore qual sono, non contando affatto sui miei meriti, ma solo confidando nella tua misericordia e bontà, tremo e mi vergogno nell’accostarmi alla mensa del tuo convito dolcissimo, o mio buon Signore Gesù Cristo.
Ho infatti il cuore e il corpo macchiati di molti peccati, la mente e la bocca non cautamente custodite.
Perciò, o Dio misericordioso, o Maestà tremenda, io misero fra tante angustie, ricorro a te, fonte di misericordia; vengo a te per essere sanato, mi rifugio sotto la tua protezione; e poiché non posso sostenerti come giudice, ti scongiuro di essermi salvatore. O Dio, a te mostro le mie piaghe e apro il mio rossore.
So che i miei peccati sono molti e grandi, e ne temo.
Spero nella tua misericordia che non ha limite.
Signore Gesù Cristo, Re eterno, Dio e Uomo, crocifisso per l’uomo, guardami con occhio benigno.
Esaudisci me pieno di fiducia in te; abbi pietà di me colmo di miseria e di peccato: tu che non lascerai mai inaridire la sorgente della misericordia.
Salve, vittima salutare, offerta sul patibolo della croce, per me e per tutta l’umanità.
Salve, Sangue nobile e prezioso, che zampilli dalle piaghe del mio Signore Gesù Cristo crocifisso e sei lavacro dei peccati del mondo intero.
Ricordati, o Signore, della tua creatura, che ricomprasti con il tuo Sangue.
Mi pento di aver peccato, desidero riparare tutto il male.
Togli da me, Padre clementissimo, tutte le mie iniquità, affinché, purificato nella mente e nel corpo, sia degno di gustare il Santo dei Santi.
E concedi che la santa Comunione del Corpo e del Sangue tuo, che io intendo ricevere, sia perdono dei miei peccati, perfetta purificazione dei miei delitti, fuga dei cattivi pensieri e rigenerazione dei buoni sentimenti, fonte efficace delle buone opere e fermissima tutela del corpo e dell’anima contro le insidie dei miei nemici.
Amen.
(Attribuita a S. Ambrogio)
Mi lascio sorprendere
Immaginate un'aula di tribunale. Il cuore, nella sua veste di giudice, siede al banco, elegante e impassibile, mentre il cervello funge da avvocato difensore, armato di argomentazioni logiche e scientifiche. La causa in discussione? La paternità delle emozioni. Il cervello, sempre pronto a dichiararsi l’unico artefice del regno emotivo, sta cercando di convincere la giuria – composta da neuroni e impulsi elettrici – che le emozioni nascono esclusivamente nei meandri più profondi della corteccia cerebrale. Ma il cuore, con un battito deciso e sicuro, entra in scena e presenta la sua testimonianza inconfutabile.
“Onorevoli giurati,” esordisce il cuore, “io sono il primo a reagire agli stimoli esterni. Non sono solo un muscolo che pompa sangue, ma un vero e proprio attore principale nel processo emotivo. Voi pensate che la paura sia causata dai pensieri, ma vi sbagliate. La paura nasce nel mio battito, e solo dopo arriva il pensiero, come un avvocato che tenta di giustificare l'evidenza."
Il cervello, un po' imbarazzato ma non disposto a cedere, tira fuori il suo asso nella manica: le teorie scientifiche, le equazioni matematiche che sembrano inchiodare il cuore. Ma il cuore sorride, sereno. “Mi avete mai visto entrare in aula prima che arrivi il pensiero? Ecco, il mio battito è il primo indizio. E vi sfido a trovare un'emozione che non nasca da me. Non sono io il giudice? Non sono io quello che annuncia la sentenza prima che il cervello si faccia sentire?"
Il pubblico (e i neuroni) si guarda stupito. Alla fine, la verità è chiara: il cuore, in tutto il suo splendore, ha vinto la causa. Non c'è bisogno di prove scientifiche complesse quando il cuore batte con la forza della verità. Così, mentre il cervello ammette la sua sconfitta, l’emozione prende forma. Il cuore è il vero artefice, il tribunale della vita emotiva.
Sentenza finale: "Le emozioni non sono una questione di logica. Sono un atto di fede nel battito del cuore."
Cuori coraggiosi, anche oggi, non temere:
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”. Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non temere, soltanto abbi fede”.
(Marco, 5, 35-36)
Vi ringrazio dell'ascolto!
Buon Tempo di Natale!
VVB!